L’ufficio stampa va a nozze: il fiorista!

L’incontro con il fiorista mette la nostra PR davanti a una cruda realtà: inizia a capire di non essere una tuttologa e, con qualche difficoltà, cerca di fare pace con questa idea.

Il primo incontro si svolge così: i nostri sposi arrivano con una lista di fiori bellissimi (rose, tulipani, margherite,…), mentre il fiorista storce il naso. Troppo banali queste proposte, meglio una Ophrys apifera, una Caleana major o una Psychotria poeppigiana dice lui. In che lingua stiamo parlando? Nemmeno il gergo dell’ufficio stampa è così complicato!

Meglio passare alle immagini: la nostra PR cerca online foto di fiori e alla fine lo trova, eccolo lì è perfetto! Fiera del suo lavoro sottopone la foto all’occhio clinico del fiorista e… “Bello, peccato sia un crisantemo, il fiore dei morti: se volete possiamo farlo, ma non è proprio ben augurale”.

Sigh. Meglio di no. Nonostante i suoi sforzi la nostra PR capisce che nulla può davanti alla sterminata varietà floreale del pianeta Terra e quindi tira un bel sospiro, si finge rilassata e, con la vena della tempia che pulsa, dice: “Va bene, ti lasciamo carta bianca”. All’interno dell’ufficio stampa controlla ogni minimo dettaglio: questa è una novità e ancora incredula e dubbiosa sul fatto di aver lasciato il suo destino in mani altrui si affida al fiorista, sperando che lui possa entrare nella sua testa e realizzare i suoi sogni.

Passano le settimane, il progetto prende vita e non è per niente male!
Nessuno sposo riuscirà a godere dei fiori in quel fatidico giorno: non li vedrà nemmeno entrando in Chiesa, non ne sentirà il profumo durante il ricevimento, a mala pena riuscirà a mettere a fuoco il bouquet, ma settimane dopo guardando le foto non potrà fare a meno di ammettere quanto fossero belli e di pensare che ogni tanto affidarsi ai saggi consigli degli esperti non è poi così male. Se ne facesse tesoro anche per il suo lavoro nell’ufficio stampa?