#Fertilityday, tra epic fail e crisis management
Quella pensata dal Ministero della Salute per il #Fertilityday è una campagna che non ha convinto, dall’ideazione alla diffusione. Una campagna che, a quanto riportato dalla stessa ministra Beatrice Lorenzin, aveva l’obiettivo di provocare una riflessione sui pericoli della denatalità nel nostro Paese e sulla bellezza della genitorialità ma che non ha suscitato altro che sdegno e indignazione. Sbagliati i visual, gli header, il tone of voice proposti e in generale le modalità di comunicare un tema tanto delicato in un momento socio-economico difficile per tutto il Paese. A questo link alcuni significativi numeri sulle reazioni suscitate immediatamente all’iniziativa: http://www.repubblica.it/politica/2016/08/31/news/saviano_e_web_contro_fertility_day_insulta_chi_non_ha_figli-146955356/#gallery-slider=146940648
#Fertilityday, piovono le critiche
L’immagine di una giovane donna, mano sulla pancia e clessidra in bella vista nell’altra accompagnata dalla scritta “La bellezza non ha età. La fertilità sì”, una tra le cartoline proposte dalla campagna per promuovere la giornata del 22 settembre, è sembrato nient’altro che un modo anacronistico, offensivo o quanto meno indelicato per spingere alla procreazione, tenuto conto dei numerosi problemi che le donne in età fertile e le famiglie incontrano quotidianamente. Si è trattato, quindi, da una parte di un vero e proprio epic fail, dall’altra di una cattiva gestione delle critiche e della situazione di crisi.
Le risposte alla crisi del Fertility Day
Gli attori coinvolti sono sia il Ministero della Salute che ha dato il via al progetto che l’agenzia di comunicazione milanese Mediaticamente che ha avuto il compito, tramite bando, di gestire la campagna nazionale. Il Ministro Lorenzin, dopo aver tentato la mission impossibile di difendere per ben oltre 24 ore la campagna dalle critiche, si è arresa, comunicando la decisione di rimodulare la proposta, percepita dalla stragrande maggioranza degli italiani come offensiva. Il Governo si è spaccato con lo stesso premier Matteo Renzi che ha dichiarato piena ignoranza sui contenuti e le modalità della proposta. Quello che è passato è la scarsa capacità di prevedere le reazioni del proprio target e di mantenere un univoco e coerente atteggiamento su un tema.
La bufera sull’agenzia milanese del #fertilityday
Le critiche sulla campagna non hanno potuto evitare di coinvolgere anche l’agenzia milanese ‘complice’ dell’iniziativa, Mediaticamente. Agenzia che si è trincerata dietro una nota istituzionale pubblicata sul proprio sito e sulla propria pagina facebook ma che sostanzialmente è sparita, decidendo di non moderare i commenti e le numerose recensione negative apparse su facebook e di eliminare qualsiasi ulteriore contenuto presente sul sito.
Crisis management, l’importanza della gestione
Quello del Fertility Day è un caso esemplare di crisi male o per nulla gestita, una situazione nella quale almeno una volta può capitare di trovarsi e che un ufficio stampa professionale specializzato anche nella gestione di digital pr come il nostro deve saper affrontare. Sicuramente tra i punti chiave da tenere bene a mente in questi casi ci sono l’importanza di mantenere un atteggiamento chiaro e coerente e di tenersi in costante ascolto del proprio target e delle sue reazioni, dialogando, rendendosi disponibili a rispondere a dubbi e domande.